"L’assenza ingiustificata non può ritenersi meno grave per il fatto che il datore di lavoro abbia demansionato il dipendente, anche con una completa inattività del lavoratore stesso."
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Licenziamento – Termine iniziale per l’irrogazione della sanzione espulsiva Cass. 8180 del 22 aprile 2016
"Anche se il lavoratore ha presentato le giustificazioni prima del decorso integrale dei cinque giorni previsto dall’art. 7, comma 5, della legge 300/1970, il termine finale per l’irrogazione della misura sanzionatoria espulsiva del licenziamento previsto dal contratto collettivo decorre, comunque, dalla scadenza del termine di legge per le controdeduzioni."
"Anche nel caso in cui il dipendente presenti le proprie memorie difensive, prima del completo decorso dei 5 giorni previsti dall'art. 7 della L. n° 300/70, le tempistiche a disposizione del datore di lavoro, per l'adozione dell'idoneo provvedimento disciplinare, non subiscono alcuna modifica se la contrattazione collettiva di riferimento fissa tali termini in.
Cassazione – Uso personale della mail aziendale per poco tempo – Giusta causa di licenziamento – Esclusione – Sent. 22353/2015
Qualora il lavoratore utilizzi la casella di posta elettronica e la navigazione in internet per un tempo non rilevante in relazione alla sua attività lavorativa e ai compiti affidati, non si concretizza la gravità del comportamento in funzione della giusta causa di licenziamento.
.Corte di Cassazione – Sanzioni disciplinari – Il Giudice non può modificarle
Con sentenza n. 22150 del 29 ottobre 2015, la Corte di Cassazione ha affermato che in caso di impugnazione di un provvedimento disciplinare, il giudice può convalidare oppure annullare la sanzione comminata al lavoratore ma non ha il potere di modificare l’entità della sanzione applicata.
.Corte di Cassazione – sentenza n. 17366 – del 1 settembre 2015 licenziamento-codice disciplinare-contenuto
Nel caso in cui i principi cardine dell'organizzazione aziendale devono ritenersi conosciuti da una determinata funzione o posizione aziendale, non è necessario che siano indicati in un codice disciplinare affisso in bacheca perché la loro violazione possa dar luogo a un legittimo licenziamento disciplinare.
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