Un quinto delle imprese che hanno beneficiato dell’esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato previsto dalla legge di Stabilità 2015 e 2016 non ne aveva diritto.
Sono state individuate diverse "manovre" elusive che garantivano il beneficio ma non creavano nuova occupazione "stabile".
Es. In caso di fine e cambio appalto non ci si accorda per il passaggio dei dipendenti, ma se ne assumono di nuovi per beneficiare dell’esonero contributivo. Al contempo, i licenziati beneficiano della NASPI determinando ulteriori costi a carico della collettività.
Di tali comportamenti è stata informata l'Autorità Giudiziaria.
(da Il Sole 24 Ore.